domenica 6 settembre 2009

Erase And Rewind

Ognuno ha i suoi problemi. Il mio è il non avere la risposta pronta. In più, l'essere fondamentalmente timida e l'avere un ego grande quanto una noce rende più complicate le cose.
A tutti capita di sbagliare. Anche a me. Anche a te. Pazienza. La prossima volta non si sbaglierà più (il bunjee jumping meriterebbe un discorso a parte, ma passiamo oltre). Se una persona mediamente sana, una volta commesso uno sbaglio di poco conto, dopo averci pensato da 2 ai 5 secondi volge la mente da un'altra parte, io no. Io ripenso. Rimugino. Rumino. E canno tutto quello che segue.
Ora, lo so anche io che sbagliare il tempo di cottura delle patatine fritte non è la fine del mondo. Amen, si apre il sacchetto e se ne fanno di nuove. Sono patatine, non aragoste. Ma è più forte di me. Nel momento in cui mi viene detto: "Le hai fritte troppo, non vanno bene, fanne altre" la musica di sottofondo si interrompe e vedo una tripla zoomata sequenziale sulla ciotola delle patatine bruciacchiate. E in quel momento ho finito di lavorare. E se sono le otto di sera, sono cazzi amari.
Potrei rispondere, dire qualcosa, formulare una qualche dannata sequenza casuale di suoni, ma tutto quello che mi esce è "Uhm.". Il mio piccolo ego si è rifugiato in un angolo buio a tracciare cerchi per terra con il dito. Il cervello va momentaneamente in stand-by.
Emisfero destro: "Dì qualcosa."
Emisfero sinistro: "No."
E.D.: "Dì qualcosa..."
E.S.: "No."
E.D.: "Cristo Dio dì qualcosa!"
E.S:: "No!"
E.D.: "Perchè?!?"
E.S.: "Voglio la mamma."
E.D:: "Io voglio il divorzio."
Cervelletto: "Ehi, ci sono i piatti da lavare."
E.D.: "NON ROMPERE!"

Ma la cosa peggiore, è che una volta tornata a casa mi sovvengono tutte le possibili cose che avrei potuto dire per uscirne, non dico con stile, non dico con dignità, ma almeno senza sembrare idiota (e magari divertendomi un po').

Possibilità 1
Gestore: "Le hai fritte troppo."
Io: "Cavolo, scusa, stavo sistemando i piatti e mi sono scappate."

Possibilità 2
G: "Le hai fritte troppo."
Io: "Cavolo, scusa, devo avere alzato per sbaglio la temperatura."

Possibilità 3
G: "Le hai fritte troppo."
Io: "Lo so." (Con aria baldanzosa le porto al tavolo, ignorando lo sguardo perplesso di G.)

Possibilità 4
G: "Le hai fritte troppo."
Io: "Oh. Oddio. No. No. NO! Scusami. Davvero. Oddio (Lacrime si affacciano agli occhi. Appunto: necessario esercitarsi a casa.). Scusami. E' che sto passando un brutto momento. Io... (Scoppio a piangere). SCUSAMI!!! (Mi butto a terra in lacrime. A questo punto G. mi lascia andare a casa senza protestare).

Possibilità 5
G: "Le hai fritte troppo."
Io: "Me lo ha detto Dio."
G: "O.o"
Io: (Sguardo un po' allucinato). "Dio è apparso in una nube di vapore d'olio e mi ha comandato di bruciarle, devo bruciare tutto, devo purificare il Male, il Demonio è ormai ovunque, ma la discesa degli Angeli è vicina, perciò pentiti prima che Bardiel distrugga, Zeruel punisca e Armisael apra la strada alla venuta del Signore! (brandendo una patatina) PENTITI!"

Possibilità 6
G: "Le hai fritte troppo."
Io: "Non sono stata io."
G: "Ehm..."
Io: "Dimostralo."
G: "..."

Possibilità 7
G: "Le hai fritte troppo."
Io: "Xxy xdy tyygsh."
G: "?..."
Io: "Xxy xdy tyygsh!"
G: "?!?"
Io: (Estraendo due appendici verdi dai palmi delle mani) "Xxy xy tyygsh. Dsu ytrh byh. Nyu." (Premo un pulsante sulla cintura e vengo prelevata dalla Nave Madre e portata a Casa).

Possibilità 8
G: "Le hai fritte troppo."
Io: "Fanculo."

Julieta (basta patatine)

Mood: Exausted

giovedì 3 settembre 2009

La Casa Di Sabbia E Nebbia

No, allora, fatemi capire. La morale è: "Vince chi se lo merita di meno"?
Uhm. Forse sì.

Julieta (che apre SEMPRE la posta)