mercoledì 5 maggio 2010

Agorà

Ovvero Tanto rumore per nulla o Non me la dai? Divento cristiano

All'itagliano medio il complotto gli piace acciodo. "Il film non sarà distribuito in Italia perchè la Chiesa non lo vuole! Dagli al prete!". E via di petizioni e proteste. Piantiamola, su. Dai. Non lo si voleva far approdare nel Bel paese perchè nessun distributore aveva voglia di pagare fior di quattrini per un prodotto che oltre ad essere medriocre, non avrebbe attirato così tanto pubblico da giustificare la spesa.

Perchè Agorà è una creatura senza spina dorsale. Amenabar caccia lì un po' di tutto, dà una bella mischiata, e quello che esce è un film incompleto, che tocca la Storia (riadattata), l'Amore (accennato) e l'Odio (mal raccontato), senza prendere di petto nulla. Non esiste una Trama, l'unico elemento di raccordo sono i cristiani, i quali, quando non gli passa niente, prendono e vanno in giro a mazzuolare la gente (fra parentesi, sono le scene migliori del film, belle sul serio.)

E poi c'è lei. Non so. Da come mi era stato presentato il film, Ipazia mi dava l'idea di una tipa con le palle quadre, che so, una che andava a parlare in piazza, che aizzava la folla, che discuteva in senato e suscitava l'ira funesta dei pii cristiani, e qui c'è una maestrina (che per quanto sveglia, saggia e intelligente, rimane un'insegnante di matematica) che alla fine viene messa a morte perchè scomoda (insegnante di matematica = scomoda. Alejandro, cazzo, approfondisci un po'!) e le si mettono in bocca frasi come: "In che cosa credi?" "Io credo nella filosofia". (ma ci sono dialoghi più belli: Parabolano: "Chi sei?" Schiavo: "Davo lo schiavo" Parabolano: (ridacchia) Spettatore: "Ma perchè?"). Sinceramente, a me cascano un po' le balle. 2 ore di film, e per quanto Rachel Weisz sappia fare il suo lavoro, l'unica cosa che allo spettatore rimane in mente della filosofa è che ha scoperto che la Terra segue un'orbita ellittica intorno al Sole. Ok, fichissimo, ma 1. Tutto qui? 2. La cosa puzza un po' di falso storico. Ma come insegnano Il Gladiatore e Apocalypto, documentarsi fa schifo.

Nonostante la bella ricostruzione storica (seppur con i suoi difetti), la fotografia e l'ottimo uso della telecamera aerea, che riprende gli scontri dall'alto fino ad uscire dall'atmosfera e ad inquadrare il pianeta, e che comunica bene la dimensione che hanno le questioni umane rispetto all'universo, il film non decolla. Peccato.

Per saperne di più:

Agorà - Wikipedia
Agorà - Trailer (Eng)


Julieta

Mood: Nerdy

2 commenti:

  1. il tono da Recensione maiuscola toglie un po' di verve. Per il resto, concordo su molto, salvo sulla citazione che dovrebbe recitare:

    P:come ti chiami?
    S: Davo
    P: Davo lo schiavo... ihih... facile da ricordare

    Infine, il povero Apocalypto non era così male dal punto di vista del realismo. O almeno, non a quanto mi risulta

    Il gladiatore è un ladro di oscar

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  2. Grazie per la correzione della citazione e il commento!

    Dici che avrei dovuto evitare il tono troppo serio?

    Apocalypto rappresenta molte usanze come Maya, quando in realtà erano Atzeche, e quando arrivarono gli spagnoli i Maya erano già scomparsi da tempo, se non sbaglio.

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