domenica 25 dicembre 2011

Meanwhile, in Japan - 10 / So This Is Christmas

C'è stato il cenone della Vigilia, ci sono stati i regali, ci sono state le decorazioni, ci sono state le tartine al salmone, c'è stata la tombola in cui non ho vinto niente, c'è stato svegliarsi e ascoltare questa canzone, c'è stato il pandoro avanzato a colazione, c'è stata la voce che forse stava nevicando.

In fondo, anche senza Sister Act e lo shopping folle dell'ultimo minuto, è stato Natale anche qui.

Auguri a tutti!



Julieta
Mood: Photobucket Okay

mercoledì 21 dicembre 2011

Meanwhile, in Japan - 9 / Loro Sono Leggenda

Conosci Fabio?
La domanda "Conosci Fabio?" è al quarto posto nella classifica delle domande più frequenti in questo campus dopo "Come ti chiami?", "Da dove vieni?" e "Come cazzo fa un cespo di lattuga a costare 198 yen?"

Fabio è stato alla Tokyo Gaikokugo Daigaku l'anno scorso.
Fabio lo conoscono tutti.
Fabio, studiando a Venezia, è conosciuto da me e Gaia (ciao Gaia!) perché ci ha presentato la scuola di Kyoto dove abbiamo fatto ryugaku* due anni fa.
Fabio è conosciuto dai ragazzi che sono stati qui in ryugaku l'anno scorso.
Fabio è conosciuto da ragazzi giapponesi che studiano italiano dall'anno scorso.
Fabio è conosciuto dalla tutor del 5° piano del secondo dormitorio perché è il suo ragazzo.

E fin qua.

Ma Fabio è conosciuto anche da ragazzi italiani venuti in ryugaku quest'anno non dall'Università di Venezia.
Fabio è conosciuto da ragazzi giapponesi che studiano italiano da quest'anno.
Fabio è conosciuto da ragazzi giapponesi che non studiano italiano e che hanno cominciato l'università quest'anno.
Fabio è conosciuto da ragazzi non giapponesi e non italiani che hanno cominciato i corsi quest'anno.
Ho buoni motivi di credere che Fabio sia conosciuto anche dalla signore della casse della mensa, dalle inservienti del dormitorio, dalla gente che viene a fare jogging nel parco dell'università e dalle impiegate dell'ufficio per gli studenti stranieri.

(Fabio pare sia stato l'ispirazione che ha portato alla realizzazione di questo spot pubblicitario.)


Il Frigo di Giulia Bianco
Questa è una crudele storia di abbandono e indifferenza. C'era una volta un piccolo e innocente frigorifero, che, come tutti i bravi frigoriferi, faceva il suo dovere in cucina. Ma un brutto giorno, in Giappone accadde un tremendo terremoto, che causò un orrendo maremoto, che a sua volta provocò uno spaventoso incidente in una centrale nucleare. La padroncina del nostro caro piccolo frigorifero, sospettando che la micidiale catena di sfighe non si fosse esaurita lì, decise di prendere su armi, nonna e bagagli e tornarsene di corsa in Italia.

Dimenticando però una cosa.

A nulla valsero le sue silenziose grida disperate e i suoi gorgoglianti rumorini elettrici. Il Frigo di Giulia Bianco fu abbandonato in fretta e furia in una stanzetta di dormitorio, in un limpido giorno di inizio primavera.

Non si può pensare di abbandonare un frigorifero senza salutarlo. Non si possono cancellare tutte le preziose ore passate insieme con un colpo di spugna. Questo era quello che pensava il Frigo di Giulia Bianco, mentre i giorni, le settimane, i mesi passavano inesorabili. E così il dolore si trasformò in rabbia, lo sgomento in odio, e vuoi che sia stato il rancore, vuoi che sia stata colpa della mancanza di elettricità, ciò che era rimasto nel Frigo di Giulia Bianco cominciò a mutare.

La gente cominciò a evitare quel luogo. Bastava passare davanti alla stanza per percepire l'aura di malignità, il sentore di pericolo, la puzza di crudeltà. Il Frigo di Giulia Bianco cominciò ad incutere timore, e la leggenda cominciò a diffondersi. Mi hanno raccontato di studenti che si davano gomitate d'intesa sussurrando "Vuoi vedere una cosa schifosa?", perchè nessuno qui nel campus poteva dirsi adulto se prima non avesse guardato dentro l'abisso con i propri occhi.

Un mese fa ho visto il Frigo di Giulia Bianco mentre veniva caricato sul camion dei rifiuti. Ma ancora adesso, e ve lo posso giurare, a passare davanti a quella stanza da soli si sente freddo.

(Il Frigo di Giulia Bianco pare sia stato l'ispirazione che ha portato alla realizzazione di questo film.)


L'Uomo Più Buffo Del Mondo
Lavora all'ufficio per gli studenti stranieri ed è, pover'uomo, una coperta patchwork vivente (o altrimenti detto: esponente di spicco del grande popolo dei "montati male"). Alto un metro e una lattina di birra, faccione tondo da luna piena, capelli tinti di un colore a metà fra il grano maturo e la tinta AldoBiscardi, braccia proporzionate alla struttura fisica tanto quelle di un Tyrannosaurus Rex.

Ma soprattutto, ha il taglio di capelli che ha reso Javier Bardem famoso per essere un gran manzo.


E ancora:
Buono, cos'è? - Ti sei mai chiesto dove finisca il secchio contentente tutti gli scarti liquidi della mensa? No? Bravo, continua a non farlo.

"Guarda, ci sono studenti che vengono dal Canada, da Hong Kong, dal Laos..." "LOL. Vuoi farmi credere che in Laos hanno anche le università?" - Perchè gli scambi universitari aprono la mente, arricchiscono le culture e contribuiscono a tante altre puttanate che ora non ricordo.

"Domani usciamo a bere qualcosa?" "No, scusami, mi è morto il nonno, il mio canarino deve essere operato e penso che avrò la febbre. A 39° C." - Le 101 scuse che i giapponesi preferiscono inventarsi piuttosto che dirti "No, non ne ho voglia."

Tutto questo, e molto altro, solo su Kazzenger! questo blog!



Ryugaku(suru): Viaggio e soggiorno studio all'estero

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P.S. Due settimane fa sono stata pagata (finalmente!) per le lezioni che faccio come assistente di italiano. All'ufficio per gli studenti stranieri l'impiegata, dopo aver ritirato i miei documenti, ne ha approfittato per chiedermi se avrei partecipato alla festa universitaria di venerdì, e mi ha mostrato alcune foto di quella dell'anno scorso. Poi mi ha guardato e mi ha detto: "Sai, anche altri studenti dell'Università di Venezia avevano partecipato. Conosci Fabio?" 

Ve l'avevo detto, io, che avevo buoni motivi.


Julieta

Mood:Photobucket Sick

mercoledì 7 dicembre 2011

lunedì 21 novembre 2011

Ciao Matty

Mi ricordo di quella volta in cui per scherzare ho detto che se avessi avuto fame mi sarei mangiata anche il mio stupido cane, che tanto me non me ne sarebbe fregato più di tanto. Poco dopo l'ho visto cominciare a tremare e a camminare tutto storto, e mi sono messa a piangere come una scema perché, non so bene come, mi sono auto-convinta che avesse contratto il morbo della mucca pazza. E invece era solo una stupida spina sotto la zampa.



Nella mail in cui i miei genitori me l'hanno comunicato, in fondo c'era scritto di chiamarli.
L'ho fatto solo dopo due giorni.
Credo abbiano capito.

Julieta

Mood:BGSgif (by schmiss) Sad

sabato 12 novembre 2011

Meanwhile, in Japan - 6 / Cinderella Girl

La mia stanza qui in dormitorio, grazie al cerebroleso cieco che l'ha progettata, è dotata di numerosi comfort: ha i muri di cartapesta (ciao Gaia, come va la tosse?), non ha uno straccio di mensola dove appoggiarsi per cucinare e ha la porta della veranda davanti ai piedi del mio letto, anzichè a lato della scrivania (leggi: l'hanno montata storta. Per uscire mi devo incuneare in 20 cm scarsi di spazio. Il 5° dito del mio piede destro ringrazia sentitamente).

Tuttavia, il suo pregio maggiore è un altro: il pavimento color... uhm... brodo? riesce a sporcarsi, una volta aver finito le pulizie, un qualcosa come 8/10 secondi dopo. Vado a rimettere a posto l'aspirapolvere, ed ecco che è ricomparso quello strato di polvere stronza, insieme a gattoli* di capelli. Ora, entrando in camera con le ciabatte ed abitando al 5° piano, l'unico posto da dove possano venire tutta quella terra e ontume è solamente Narnia, e comincio seriamente a sospettare che il frigorifero ne sappia qualcosa (perchè non ci sono armadi in questa stanza! Yuppy! Grazie cerebroleso cieco!).

Oggi, passando la scopa, ho raccolto reperti che potrebbero rivelarsi prove interessanti: 2 popcorn rinvenuti sotto il letto (MAI mangiato popcorn in camera mia) e, sotto la scrivania, *rullo di tamburi* un CANDITO. E, lo giuro su Re Aslan, in questo paese i canditi non esistono.

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Narnia: dispensatrice di polvere, pop-corn e canditi dal 1950

Gattolo: Grumo, blocco, mucchietto. Gattolo, insomma!


Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Good

giovedì 3 novembre 2011

Meanwhile, in Japan - 4 / Fears, Tears & Bears

FASE 1 - Uscire dalla doccia;
FASE 2 - Avvolgersi in un asciugamano;
FASE 3 - Spaventarsi nel sentire rumori che sembrano indicare qualcuno che sta tentando di entrare in camera tua;
FASE 4 - Capire che i rumori suddetti sono in realtà provocati da un terremoto;
FASE 5 - Spaventarsi ancora di più pensando non tanto che sia in corso un terremoto, ma che in caso di evacuazione tu hai addosso solo un asciugamano;
FASE 6 - Realizzare di non essere depilata alla perfezione

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(sì, bears non fa rima con tears e fears, lo so)

Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Sleepy

giovedì 20 ottobre 2011

Meanwhile, in Japan - 2 / Di Patatine, Di Nutrizionisti e Della Mancanza Di Pentole

Oggi ho deciso di cominciare il post con una ventata di eleganza e finezza: sto mangiando come una merda. Questo sia dal punto di vista della quantità, sia altrettanto da quello della qualità.

A salvare un po' le cose ci pensa la mensa (buona, abbondante, salutare quanto basta e poco costosa), che tuttavia è aperta solo a pranzo (oddio, secondo i giappi anche a cena; ma le sei e mezza, per quanto mi riguarda, sono un'ora da tarda merenda) e nei giorni feriali. Il week end e la sera sono la morte.

Sono stufa di mangiare nei conbini (per i profani: negozi aperti 24/24, 7/7, che vendono ogni genere di schifezza a prezzi che, se non ne avessi davvero bisogno, meriterebbero solo una grassa risata) e non posso mangiare fuori tutte le volte (ok, costa poco, ma non così poco). Inoltre, ingerire meno pattume aiuterebbe la mia amica Gaia (ciao Gaia!) a farsi venire meno pare sull'ingrassare, e conseguentemente aiuterebbe me a evitare di sorbirmele ogni mattina in ascensore (unico luogo in cui sia presente uno specchio a figura intera).

Gaia: "Sai che se mangi dolci durante il ciclo non assimili le calorie?"
Julieta: "E questa?..."
Gaia: "No no, è vero. Cioè, non è che lo dico io."
Julieta: "E chi lo dice?"
Gaia: "I nutrizionisti."
Julieta: "Io non credo nei nutrizionisti. E lo sai? I nutrizionisti sono come le fate: se dici 'Io non credo nei nutrizionisti' da qualche parte c'è un nutrizionista che cade morto. Se vuoi salvarlo devi battere le mani."
Gaia: *clap clap*

----- Inciso: Avete presente Kenzaburo e il discorso che ha tenuto quando è stato premiato con il premio Nobel ("Watakushi to aimaina Nihon"*)?. Ecco, pare che l'ispirazione gli sia venuta dopo aver mangiato un pacchetto di patatine al burro e salsa di soia (anche se in effetti le fonti ufficiali in realtà riportano che la sua prima dichiarazione è stata un "Bof.", rielaborata solo in seguito in quanto non gli era parsa abbastanza esauriente per un discorso di 20 minuti).-----

Un raggio di sole si è visto qualche giorno fa: armate di buona volontà, fame e necessità di risparmiare  abbiamo fatto un giro di ispezione del quartiere e *grande mago!*: abbiamo trovato un supermercato! Controllando a malapena le lacrime ci siamo aggirate fra i banconi con la stessa emozione che proverebbe un bambino del Burundi fra gli scaffali dell'Esselunga ("Oh, guarda Gaia, hanno il PANE!" "Madonna, è vero! E hanno persino la CARNE!" "Dio. Qui c'è lo YOGHURT.").

Ora l'ultimo importante passo da fare, per rendere completa la nostra esistenza di donne, è comprare delle pentole. Poi imparare anche a usarle, ma questa è un'altra storia.

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*"Io e il mio ambiguo Giappone"

Julieta

Mood:BGSgif (by schmiss) Cheerful

mercoledì 12 ottobre 2011

Meanwhile, in Japan - 1 / Ovvero Come Imparai A Non Preoccuparmi E Ad Amare La Giappia

(Due settimane fa sono partita con il buon proposito di mantenere aggiornato questo blog il più possibile. Vediamo quanto tempo ci metto a mandare tutto in vacca.)

The story so far: sono arrivata sana e salva in territorio giallo. Sono tuttora sana e salva, non si segnalano terzi occhi o seste dita. Per dovere d'informazione, vi comunico che quando dico che mi trovo a Tokyo è una mezza verità: la città è quella, ma l'università e il dormitorio annesso si trovano a Tama, a 40 minuti di treno dal centro vero e proprio (Shinjuku, Shibuya e compagnia bella) e dal mondo dei vivi. Come la mia amica Gaia ama dire, con la delicatezza che la contraddistingue (ciao Gaia!), "siamo in culo ai lupi".

Lati positivi:
- La Emirates Airlines spacca. In volo mi hanno ingozzata come un'oca da patè, e il cibo era buono (sì, buono, non è un refuso).
- Esiste! La birra Yebisu ESISTE!

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Solo per intenditori <3


- Il campus è fichissimo
- Il Karee! No, dico: il KAREE! E lo yakisoba! E gli okonomiyaki! E il katsukaree! E i takoyaki! E gli onigiri! E gli udon! E il ramen! E...
- Fa un caldo porco. Mai stata in maniche corte il 12 ottobre.

Lati negativi:
- Un pomodoro = 200 yen. Parliamone.
- Tama è un posto dimenticatodaddio. Non esiste un supermercato che sia degno di nota. Anzi, non esiste proprio un supermercato.
- In 2 giorni ho sentito 3 scosse di terremoto (ah, i privilegi di abitare al 5° piano)
- In questo paese è impossibile trovare, nell'ordine:
1. Bacinelle di plastica
2. Sapone per lavare a mano
3. Pantaloni di taglia superiore alla 44

La linea d'ombra:
- Le formiche qui sono grandi come falangi. Giuro.
- Ho comprato un detersivo che sa di moscato. Nella vita bisogna provare l'inebriante esperienza di mangiare in piatti che sanno di Chianti.
- A Kyoto ero tormentata dai semafori e dai camion parlanti. A Tokyo il problema sono i grilli e le grida dei bambini che giocano a calcio (e fan club di mamme urlanti al seguito). Qualcosa di sbagliato è in corso.
- Sulla porta del dormitorio ci sono questi cartelli:
1. "Water is safe here!!!"
2. "Marijuana is bad!"
3. "Please do not use Skype or P2P softwares, recently the connection has been slow".
Associate ad ogni frase il meme corrispondente.

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Seguiranno (spero) aggiornamenti. Stay tuned.

Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Hungry

venerdì 2 settembre 2011

I Scream, You Scream, We All Scream For Ice Cream - RELOADED!

Ultimi aggiornamenti dall'Incredibile Universo del Gelato! (si spera)

Sono ancora viva. Contrariamente a ogni previsione ho resistito alla tentazione di affondare la faccia in una vaschetta di cioccolato fondente e tentare un dolce annegamento, e sono sopravvissuta allo sfruttamento e all'idiozia del mio capo ("Guarda che l'anno prossimo se vuoi puoi tornare a lavorare" "Grazie, se sono alla canna del gas te lo faccio sapere").

Si ringraziano nell'ordine: i tedeschi, per essere i turisti più seri e intelligenti che io abbia mai incontrato; gli americani, per essere simpatici e dei gran Signori; gli inglesi, per essere inglesi, i francesi, per avermi fatto ripassare una lingua che credevo persa nel dimenticatoio.

Possono pure andare a cagare: gli spagnoli, perchè LO SPAGNOLO NON E' L'ITALIANO PEZZO D'IDIOTA, NON TI CAPISCO QUANDO PARLI, e gli italiani, perchè sì.

Viva me.


10.  In fila per sei col resto di due

Cliente: "Io e lei vorremmo due palline divise in due coppette."
Julieta: "Una coppetta da una pallina a testa o due coppette da una pallina per ciascuno?"
Cliente: "... Un attimo."


9. "Ciao, come stai?" "Azzurro. E giraffa."

J.: "Cono o coppetta?"
C.: "Sì."
J.: "..."


8. Decisione innanzi tutto

J.: "Vuole il biscotto sulla coppetta?"
C.: "Sì sì."
*Prende la coppetta. Ne mangia un po', poi estrae il biscotto dal gelato rimasto e me l'allunga.*
C.: "No, ho cambiato idea, non lo voglio più."


7. WTF?!? - 1

C.: "Avete la crema?"
J.: "Certo, è qui."
*Indico la vasca di crema*
C.: "No..."
*Esce dalla gelateria*


6. WTF?!? - 2

*Facendo una vaschetta di gelato*
C.: "Metta della nocciola."
J.: "Quante palline vuole signora?"
*Mi guarda a metà fra il perplesso e il seccato*
C.: "Boh, cosa ne so io!"
J.: "Mi dica la verità, l'hanno costretta a comprare il gelato, vero? A me lo può dire. Si sfoghi, coraggio. Pianga, le farà bene."


5. Scava una buca e muorici dentro - 1

C.: "Vorrei una coppetta media."
J.: "Intende una o due palline?"
C.: "Boh... media..."
J.: "Non facciamo coppette medie, vanno a palline."
C.: "Ah... non so... Me la faccia media!"
J.: "Ma quanti gusti vuole?"
C.: "Mah... uno... due... Media..."
J.: "Cristo..."


4. Scava una buca e muorici dentro - 2

C.: "Vorrei uno di questi coni"
*Indica i coni da 3 palline*
J.: "3 palline?"
C.: "Sì."
J.: "Che gusti?"
C.: "Spagnola e mascarpone."
J.: "..................................................................?"
C.: "?"
J.: "E' un cono da 3 gusti."
C.: "Sì."
J.: ".............................................................. il terzo gusto?"
C.: "Mmm... Spagnola e mascarpone."
J.: "..."
C.: "?!?!?"
J.: "Il. Terzo. Gusto."
C.: "Nah, me lo faccia solo con quei due."
J.: "..."


3. Scava una buca e muorici dentro - 3

C.: "Buongiorno, vorrei del gelato, da 2, bacio e panna, da portare via."
J.: "Ma panna montata?"
C.: "No, panna."
*Indicando il fior di latte*
J.: "Ok..."
*Prendo la coppetta da 2 palline, faccio il gelato davanti a lei, finisco di mettere il secondo gusto e mi interrompe*
C.: "Ma no, volevo una vaschetta da 2 persone!"
*La guardo*
*Faccio la vaschetta di merda, sto mettendo il bacio e mi interrompe di nuovo*
C.: "Ma quello è cioccolato?"
J.: "Beh, no!" O.o
C.: "Ma io volevo cioccolato!"
*Estraggo la lupara da sotto il bancone e la impallino ripetutamente. Nascondo i resti fra i frutti di bosco.*


2. E una fetta di pizza, grazie. 

C.: "Due macchiati!"
J.: "Ehm... Non posso..."
C.: "Come no?!?"
J.: "Non ho la macchina..."
*Il cliente si sporge per osservare dietro il bancone. E' chiaro che la macchina del caffè c'è ma l'ho nascosta perchè sono una brutta persona. Scherzone da francese*
C.: "Ma l'altra volta l'ho bevuto qui!"
J.: "Guardi, dubito molto... Provi al bar all'angolo."
C.: "Ma è chiuso!"
J.: "Eccheccazzo, ne provi un altro!"


1. Where are you, Captain Obvious?

*Ore 10.15. Orario di apertura previsto: 10.30. Bancone dei gelati ancora vuoto, casino in giro, pavimento sporco, luci spente, porta socchiusa, cestino per bloccare l'entrata. Arriva una vecchia, spalanca la porta, salta il cestino con un doppio salto mortale, guarda prima il bancone vuoto e poi me, con un sorriso a 48 denti*

C.: "Siete aperti?"




Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Contemplative

mercoledì 13 luglio 2011

What I've Learned So Far / Vol.2

Due cervelli non sono necessariamente meglio di uno: io e mia sorella a casa da sole per due settimane, e l'insistere nel voler andare a fare la spesa il lunedì mattina o il mercoledì pomeriggio.

Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Lethargic

lunedì 27 giugno 2011

I Scream, You Scream, We All Scream For Ice Cream

(Avrei voluto intitolare questo post "La Gente E' Stupida", ma mi sono resa conto che tendo ad essere ripetitiva, e ciò non è bene.)

Grazie alla mia nuova occupazione estiva ho potuto aggiungere due certezze alle poche che ho nella mia vita: lavorare fa schifo, e gli umani sono esseri molto meno pensanti di quel che si dice in giro.
Il problema di lavorare al contatto con il pubblico è che, sebbene ti fornisca numerosi spunti di denigrazione della tua stessa razza, non ti permette di rispondere come vorresti all'imbecille di turno; e così devi reprimere i conati di vomito quando vedi il cliente che ordina un cono al fior di latte e poi lo divide equamente con il suo migliore amico (una leccata lui, una al suo cane, una lui, una il cane...), devi evitare di consigliare un corso accelerato su come si tiene in mano un cono al genio che ha fatto schiantare le palline per terra dopo aver inclinato il gelato di 180° (e di mandarlo a cagare quando ti dice con stizza "Ma dovete imparare a mettere il gelato su questi coni!"), e devi trattenerti dal prendere per il culo l'avventore che ti chiede se una vaschetta di gelato regga il tragitto da Piazza dei Signori al Duomo ("No: corra! CORRAAAAAAAAAAAAA!" o anche "Beh, dipende: è in macchina?").

La prima parte dei dialoghi sotto è realmente accaduta. L'ultima... forse no.


10. Meglio chiedere, che non si sa mai

Cliente: "I frappè li fate con il gelato?"
Julieta: "No, con la carta stagnola. Sono BUO-NIS-SI-MI."


9. Tanto rumore per nulla

*Entra una cliente, guarda i gelati*
C.: "Uuuuh, avete la crema spagnola!... E la ricotta con il miele e i fichi!... Il melone... Yoghurt con le fragoline di bosco! Cioccolato fondente... Il mascarpone con i frutti di bosco! Lo yoghurt con la salsa di lamponi!... Il pompelmo rosa! Uuuuh, fate anche gli yoghurt soft!... Con le fragole... I frutti di bosco!... E le amarene... E la macedonia!..."
J.: "Eh, sì. Cosa le do signora?"
C.: "Mmm... Una bottiglietta d'acqua."
J.: "Muoia. Ora."


8. Inner conflicts

C.: "Allora, io vorrei... Un cono... No, scusi, coppetta... No, anzi, faccia cono 2 gusti... Alla nocciola... No, pistacchio e cassata. No, no, nocciola e cassata. Ma in coppetta. Anzi, solo cassata che sennò non riesco a finirlo. Ma in cono, scusi, cono in cialda leggera. E metta sopra un po' di panna. Ma aspetti, no, se c'è la panna è meglio la coppetta. Ma non cassata, faccia cioccolato. E senza biscotto. Anzi con. No. Sì. No. Sì, me ne metta due."
*Faccio la coppetta*
J.: "Ok, questo è per la sua prima personalità. All'altra che diamo?"


7. La matematica non è il suo mestiere

*Incartando una vaschetta di gelato*
J.: "Sono 14 euro."
C.: "Ok, perfetto! Te li do così che è più comodo."
*Il cliente mi allunga 25 euro*
*Li guardo*
*Guardo lui*
J.: "Sono 14 euro."
C.: "Sì."
*Prendo i 20 euro*
J.: "Ehm, mi bastano questi."
C.: "Ah, beh. In effetti. Sì. Eh."
J.: "Eh."


6. Il magico mondo del linguaggio gestuale

C.: "Io vorrei un cono con questo."
*Il cliente indica un punto a caso del frigo*
J.: "Scusi, questo quale?"
C.: "Questo."
*Batte con il dito sul vetro, un po' scocciato*
J.: "Non vedo, intende il mascarpone?"
C.: "No, l'altro!"
*Il cliente è visibilmente irritato*
J.: "Ok, oggi sono buona e ho deciso di darle un piccolo consiglio: vede quei cartellini di merda con delle scritte buffe? Sono i nomi dei gusti. Che ne dice di provare a mettere finalmente in pratica quello che ha imparato durante il primo anno di scuola primaria? Una volta fatto, si infili il cono nella trachea e faccia un bel respiro."


5. Hi, I'm Micheal J. Fox and I eat ice-creams too

*Un cliente rientra in negozio dopo esserne uscito 2 minuti prima*
C.: "Ehm, a mio figlio è caduto il gelato..."
J.: "Non si preoccupi, glielo rifaccio. Cono con che gusti?"
C.: "... No, veramente era in coppetta..."
J.: "O.O"
C.: "..."
J.: "..."


4. Keep calm and take your time

*Casino. 20 persone in fila.*
C.: "Un cono vaniglia e limone per favore." (yugh!)
*Faccio il cono*
J.: "Sono 2,30 euro."
C.: "Un attimo."
*La signora apre il borsellino in cerca del portafoglio. Estrae il contenitore degli occhiali, i fazzoletti, un pettine, il cellulare, la trousse, gli altri occhiali, le chiavi, il lucidalabbra, l'agenda, la penna, la crema solare, un telecomando wii, uno stereo, una motosega, un volante, due volumi dell'Enciclopedia Britannica, una confezione da 6 lattine di birra, un servizio da tè in porcellana, Enzo Miccio, tutti i dvd di Stanley Kubrick, un barcone di profughi libici, 2 uzi e il dizionario tibetano-spagnolo/spagnolo-tibetano.*
C.: "Scusi un secondo, ho dimenticato il portafoglio a casa."
*Chiama il marito che è rimasto fuori ad aspettare. Il marito paga. La signora esce dalla gelateria e viene linciata dalla folla. Giustamente.*


3b. Can you read my mind?

C.: "Un cono ai frutti di bosco e yoghurt per favore."
*Faccio il cono e glielo porgo*
*Il cliente lo prende in mano e lo fissa. Poi guarda me*
C.: "Ma io non volevo questo cono, volevo l'altro."
J.: "La prossima volta me lo dica anche dopo averlo digerito."


3a. Can you read my mind?

C.: "Per me limone e fragola".
*Aspetto ulteriori istruzioni*
C.: "...?"
J.: "Le palline gliele tiro in faccia o mi dice se vuole il cono o la coppetta?"


2. Guardare, no?

C.: "Una coppetta con il tiramisù per favore."
J.: "Mi spiace, non c'è."
C.: "Allora all'anguria."
J.: "Ehm, non abbiamo neanche quello."
C.: "Banana?"
J.: "No."
C.: "Macedonia?"
J.: "No."
C.: "Prosciutto e funghi?"
J.: "No."
C.: "Acciuga e nutella?"
J.: "No."
C.: "Salsa rosa?"
J.: "No."
C.: "Ascella sudata?"
J.: "No."
C.: "Polvere pirica?"
J.: "No."
C.: "Argilla bianca?"
J.: "No."
C.: "Uff."
J.: "Se vuole ci è rimasto un po' di 'Tuamadrevacca'. Va alla grande, dovrebbe provarlo."


1. Leggi le mie labbra e indovina dove ti sto mandando

C.: "Vorrei un cono al chgdfgdvgto"
J.: "Scusi?"
C.: "Un cono al chgdfgdvgto".
J.: "Mi perdoni, non capisco"
C.: "Un - cono - al - chgdfgdvgto"
J.: "Può ripetere a voce più alta?"
C.: "VOGLIO UN CONO!"
J.: "A CHE CAZZO DI GUSTO, PER DIO!"





Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Drained

martedì 7 giugno 2011

Napoli's Got Talent


Blob talvolta, in mezzo ai deliri di Ghezzi, sforna delle perle che non meritano di restare confinate nel misero quarto d'ora 20.00-20.15; rilancio quindi nell'iperspazio la puntata di domenica 5 giugno, a mio parere un piccolo capolavoro del genere. A prima vista sembra un semplice collage del trash più becero e borgataro dei peggio video delle peggio canzoni napoletane (tanto da sembrare costruito: 5 euro che guardandolo penserete, almeno una volta, "No, dai, non può essere serio"), in realtà è occasione di riflessioni e analisi socio-culturali importanti.

Come non chiedersi perché le donne di questi video sembrino tutte o travoni, o passeggiatrici?
E' la bassa qualità delle riprese a storpiare le immagini, o davvero a Napoli è impossibile trovare una taglia inferiore alla 48?
A spingere gli artisti a girare i video nella cucina della zia o nel cortile con vista sul condominio popolare e' la mancanza totale di fondi o di buon gusto?
In quanto cantanti, hanno davvero dei fan? Ed esistono dei cd?

Le risposte, ai posteri.
I commenti, sotto.

Buona visione, e intanto riflettete sulla bellezza del titolo del video.

00.02: "Il fragolone".

00.10: Abiti settecenteschi.

00.17: Serpenti.

00.20: Maschere stile veneziano.

00.31. Pirati e pappagalli.

00.41: "Vuoi sapere di che parlo e che cos'è?". Non serve, grazie, ho già capito: è lo spot per la stagione estiva di Gardaland.

00.55: Il bambino è stato scelto, dopo lunghi ed estenuanti provini, grazie al suo sguardo vispo e intelligente.

01.29: L'abilità del regista è sottolineata dall'uso della cinepresa con la tecnica detta "'a nausea"

01.50-02.24: Le uniche parole che ho colto sono state "Cafone", "Berlusconi", "Puttana". Bastano? Bastano.

02.27:-03.02: "Me sento femmena". Posso sparare sulla croce rossa, o dite che è brutto?

03.16: Tendenzialmente, se sei un cesso e rimorchi una donna truccata e in minigonna che aspetta sul ciglio della strada, beh, mi spiace dirti non si chiama rimorchiare.

03.40: "Vostro onore, non sono né un maniaco né un ninfomane! E' lei che passava sotto il balcone con negli occhi la voglia di fare l'amore! Per provocarmi faceva finta di niente, ma guardi, si è pure vestita da infermiera!"

04.35: Quell'espressione è la stessa che ti viene quando sei seduto sul water e realizzi che non avresti dovuto ingozzarti di tutti quei crostini all'aglio e al doppio peperoncino.

05.38: "Un latitante è una foglia nel vento, non può urlare e dire sono innocente". Non ridete, anche i latitanti hanno dei sentimenti!

05.47: Dello stesso autore: "'O pentito è nu piezz' emmerda" e "'O cemento è 'o mmèglio amico del boss"

05.50: ... "Napoli International"?...

06.46: "Non lasciarmi, ti prego! Non puoi andare via dopo anni d'amore! Non farmi questo: ti ho amata, ti portavo fuori sempre quando me lo chiedevi, mi sono preso cura di te. Non andartene, Lassie!"

08.37: Devo ammettere che sono turbata da quel sensuale movimento d'anca.

08.55: Ammirate l'amenità e il tocco bucolico della statale trafficata e del casermone abbandonato sullo sfondo.

09.25: UDIU!

09.47: No, vabbè. Questa è un trans.

09.58: AAAAARRRRRRRRrapante!

10.30: La canottiera bianca. No, dico: la canottiera bianca.

10.59: Ah, chiaro: serviva a distogliere l'attenzione dalla bandiera nazista in alto a sinistra.

11.16: La capacità recitativa del padre.

11.27: Trasmessa in toto alla figlia. Ah, i geni!

11.36: "Tuo padre finalmente l'ha comprata, la macchina 50, profumata". Mogol, PUPPA!

11.44: Le. Sue. Sopracciglia.

11.52: Napoli? No, L'Hondon! (solo per acuti osservatori)

12.04: Il Giastin Biber dei poveri.

12.20: E voi che non mi credevate quando vi dicevo che le donne sembrano transgender o puttanoni!

12.31: Occazzo. Macchè donne, qui sono bambine!

12.37: Vari indizi mi fanno sospettare che il ragazzino finga l'attrazione per l'altro sesso.

12.55: Solo a me sembra un incrocio tra Adriano Celentano e Al Bano Carrisi?

13.36: Miss Chic-Glamour-BonjourFinesse 2011

13.45: E Mister.

14.15: Guardate la femmena crudele e senza core! Guardate la cattiveria che emana mentre butta la spazzatura! Percepite la malizia nella sua tuta da ginnastica! Sentite la disumanità nel mollettone per i capelli!

14.32: "Tesoro, quante volte ti ho detto di NON giocare con l'attack prima di metterti il cappello?"

15.02: An, no, scusate: ci sono anche le pornostar.

15.45: Ma no! Non un maglione giallo su uno sfondo bianco! NO! E' SBAGLIATO!

15.56: Un napoletano alla corte di Luigi XVI.

16.05: Il tocco finale: curatevi la statua della Venere.


Vi consiglio di guardare il video non più di una volta. Causa numerosi effetti collaterali, tra i quali non riuscire a togliersi dalla testa le basi ripetitive e anni novanta. Il dramma.


Julieta
Mood: BGSgif (by schmiss) Pleased

venerdì 3 giugno 2011

What I've Learned So Far / Vol.1

Quando mangi qualcosa, prima di infilarlo in bocca guardalo.

E se senti un sapore strano, prima sputa, poi fatti delle domande.

Julieta

Mood: BSGgif (by schmiss) Blah

martedì 24 maggio 2011

Monkeys Do It Better

Siete tutti d'accordo che l'invenzione del pc e di Internet abbia risolto molti problemi o accelerato la risoluzione di essi, vero?

Siete dei babbi.

Il computer è una meravigliosa creatura, ma per quante magie possa fare se davanti allo schermo ci mettete dei bonobo non addestrati, tanto vale. E credetemi, gli uffici pubblici non hanno nulla da invidiare ai migliori parchi-natura del Serengeti.

Per il mio esame di letteratura (come già detto qui) dovevo leggere qualcosa come due navi-cargo di libri, metà dei quali è uscito in ultima ristampa nel pieno della Belle Epoque e l'altro 50% costa quanto una fornitura annuale di caviale beluga. Quindi l'unica soluzione contemplabile (e dignitosa) è stata quella di cercarli nella Biblioteca di Quartiere.

Ora, la cosa veramente fica dei sistemi bibliotecari informatizzati è che se hai un computer a disposizione, un foglietto, una penna e una conoscenza di base dell'alfabeto i libri te li puoi cercare da te, scriverti i tuoi santi dati sul foglietto nominato sopra e

1) andarti a cercare il libro che ti interessa in base alla collocazione

2) se il volume non è presente in quella biblioteca, inoltrare una richiesta ad un'altra tramite un modulo compilabile a mano.

Dov'è il bug del sistema? E' nel fatto che sia per registrare il tuo prestito, sia per fare la richiesta esterna, devi rivolgerti a quelle benedette donne che dovrebbero, stando a quello che dice il loro cartellino, essere le addette responsabili.

Spettacolare l'efficienza di tutto il baraccone: un computer su due fuori servizio e l'altro occupato da una che evidentemente si era svegliata con tanto entusiasmo di vivere quanto Kurt Kobain la mattina di un 5 aprile. Venti minuti di smanettaggio della tastiera per poi rispondere al vecchio che aveva richiesto dei dati Istat e dei valori fiscali (da bravo, nonno, questa è una biblioteca... BI-BLIO-TE-CA... Probabilmente voleva entrare lì... Ecco, vede lì in fondo?... Dove c'è quel grande cartello "Centro Malati Alzheimer") che lì non trovava nulla ("Ho lavorato 6 anni in Comune e non ho mai sentito parlare di tutto ciò". Chissà come mai hanno vietato l'uso di Feisbuk durante l'orario di lavoro), ma che avrebbe potuto cercare tutto da sè nel sito del Comune o della Provincia.

No.

Cioè.

Allora.

Parliamone.

Hai impallato la fila per tutto quel tempo per dopo dire che era roba che avrebbe potuto cercarsi anche da solo? Vuoi un applauso o un calcio sulle gengive?

La DonnaAllegraQuantoLeopardiInUnGiornoDiPioggia va in pausa, il vecchio va a prendere le sue medicine (no, no, sono caramelle, non si preoccupi...) e arriva il cervello della banda.

Genio del Male: "Buongiorno, Lei che cosa deve fare?"

Julieta: "Buongiorno. Devo prendere in prestito questo libro (glielo allungo) e ordinarne 3 da biblioteche esterne".

G.d.M.: "Non sono libri presenti qui?"

J.: "No, li ho cercati prima lì (indico il pc) e ho scritto qui (mostro il foglietto) tutto".

G.d.M.: "Va bene". (timbra e mi consegna il libro fisicamente presente). "Vediamo questi. Mmm... Il computer mi dice che 'Appartamenti per Signore Sole' non è presente in questa biblioteca".

J.: "Erm, no, Le ho detto che qui non ci sono. Quello per esempio è a Ginolandia".

G.d.M.: "Ok, vediamo... Il sistema mi dice che lo troviamo a Ginolandia".

J.: (Abbiamo dei disturbi di campo?): "... Sì".

G.d.M.: "Lo vuole ordinare?".

J.: (No, volevo solo accertarmi che ci fosse e stesse bene. Sa, con l'influenza che gira...): "... Sì".

G.d.M.: "Ok. Qualcos'altro?".

J.: (Sorella, o sei sorda come Beethoven o ti sei fottuta la parte del cervello che controlla la memoria a breve termine): "Sì. Mi serve anche 'Di amore si muore'. Lo vorrei ordinare dalla Biblioteca di Culonia perchè anche l'altro libro si trova lì".

G.d.M.: "Vediamo... Mmm... Questo libro non ce l'abbiamo della nostra biblioteca".

J.: (Quindi il requisito fondamentale per diventare dipendenti pubblici è essere cerebrolesi): "... No. E' presente solo in Culonia e a PaeseInutile. L'ho cercato prima lì (indico il pc accusato)".

G.d.M.: "Ok..." (smanetta) "Ma qui il sistema non me lo da".

J.: (Diomadonna.): "Guardi che ho controllato meno di mezz'ora fa e c'era".

G.d.M.: "Mmm..." (chiama la CollegaConL'ArgentoVivoAddosso) "Senti ma tu lo sai usare?".

Little Miss Sunshine: "Boh..." (si siede, guarda il pc con palpabile trasporto emotivo) "Proviamo..." (si gira verso di me. Ho visto la stessa espressione di gioia di essere al mondo solo un'altra volta, mi pare fosse un documentario sui bradipi del Borneo) "Titolo?".

J.: "'Di amore si muore'".

L.M.S.: "Proviamo..." (smanetta. No, scusate, accarezza la tastiera. Sia mai che le faccia male) "Non c'è".

J.: (No, è vero, non c'è. E' che quando non so che cazzo fare vado in biblioteca e mi diverto da morire a prendere per il culo le impiegate): "Sì, c'è. Non è che sta sbagliando a scriverlo? E' 'DI AMORE', non 'D'AMORE'".

L.M.S.: "Ah, sì. Eccolo".

J.: (Mia mamma me l'ha sempre detto che sono intelligentissima.): "Eh".

L.M.S.: "E' presente a PaeseInutile. Lo ordino?".

J.: "NO. Blocchi quello in Culonia, perchè da quella biblioteca me ne serve anche un altro, così mi arrivano insieme.".

L.M.S.: "Va bene". (batte, stampa, si alza, lascia il posto alla collega G.d.M. e si allontana per andare un attimo a tagliarsi le vene in bagno).

G.d.M.: "Altro?".

J.: (Tranquilla, so che vuoi liberarti di me, ma ti posso assicurare che il sentimento è ricambiato): "Sì. Mi serve 'Filastrocca per l'Assassino'. E' anche quello presente in Culonia".

G.d.M.: "Allora... Neanche questo lo abbiamo qui da noi".

J.: (No, vabbè. Mi stai prendendo per il culo): "..."

G.d.M.: "Però è a BorgoSfigo. Lo ordino?".

J.: (Dimmi che sei seguita da qualcuno, ti prego.): "No. Lo vorrei da Culonia".

G.d.M.: "Non c'è".

J.: (Ma da uno bravo, però): "SI', C'E'. Ho controllato prima".

G.d.M.: "Ah, eccolo".

J.: "Ottimo".



Sono stata seriamente tentata di tornare il pomeriggio e dire che non li volevo più.





Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Stressed

sabato 14 maggio 2011

Sì, Oggi Sono Un Po' Acida

Odiatemi, ho deciso che non me ne frega niente.


1- Per rendere l'Italia un paese migliore, aiuterebbe probabilmente togliere il diritto di voto a chi crede negli oroscopi.

2- Che diavolo ha nelle scarpe Jovanotti? Passi? Spazi? Pazzi? Cazzi? Mazzi?

3- Sarebbe stato bello e comodo se Dio, Allah, Amaterasu, Manitu o chi per loro mi avesse dato un po' meno neuroni e un faccino un po' più carino; poi vedo tutte le porcherie ricolme di cuoricini e ammmmore, le tonnellate di punti esclamativi, i cmq e le k che certe gnocche si scambiano su feisbuk e capisco che dio non esiste.

3a- (Tranquille, non sto parlando di voi: non so che pubblichiate, vi ho già nascosto da tempo.)

4- Mi appare chiaro perchè "Oca" sia un sostantivo di genere femminile (corollario di 3).

5- Non so chi si meriterebbe di più di essere percosso con brutale violenza: le bimbominkia di 50 kili che piagnucolano per i miliardi di rotoli di grasso invisibili che hanno sulla pancia, o le balenottere taglia 60 che postano link "Le vere donne hanno le curve!" (Appunto, cristo. Donne, non capodogli).

6- Smanazzare con i codici HTML e aver imparato ad usare Torrent da sola mi fa sentire un primate evoluto molto più che abbinare in maniera socialmente accettabile un paio di scarpe a dei pantaloni.

7- I vampiri hanno rotto il cazzo. Pure i licantropi. E anche la Santanchè, che è a metà fra i due.

8- No, non mi interessa che sia trendissimo/ficherrimo/ggggiovane/uber-socializzante. Non ci vengo al tuo evento di merda.

9- Dal trailer del nuovo X-Men, si capisce come l'aura di sfiga aleggiasse intorno al Professor X ben prima della sua sedia a rotelle.

10- Se mai dovessi ammazzare qualcuno e finire in prigione, vi prego, ai giornalisti dite che ero una stronza e che non salutavo mai.

11- Se invece mi andassi a schiantare contro un pilone di cemento a 250 km/h strafatta di cocaina e marcia d'alcool, dite che è stata una tragedia, e cominciate campagne di sensibilizzazione contro i piloni di cemento.

12- Lo smalto per unghie NON è un argomento di conversazione.

13- Quando andate al cinema, ricordatevi sempre di specificare al bigliettaio che volete un posto in 6/7 fila, centrale, lontano da vecchi che puzzano di vecchio e che si scandalizzano durante le scene di sesso.

14- Avere 27 anni e comprare "Chi". Avere 23 anni e chiedersi cosa mai potrebbe andare così storto in 4 anni.

15- I puntini di sospensione sono 3, per Dio. 3. Togli quel dito da quel cazzo di tasto.

16- Questa, secondo me, è la classica persona che da piccola è stata picchiata, ma non abbastanza.

17- Non cancellare gli amici da facebook, potrebbero sempre servirti.

18- Chiedo l'eutanasia per Barbara d'Urso. Noi abbiamo sofferto abbastanza.

19- Stima profonda per Ronan Keating, che al tempo riuscì a far passare un "Se chiudi quella bocca è meglio" per una frase romantica.

20- Forse erano "Razzi". Quello che ha nelle scarpe Jovanotti, intendo.





Julieta (si chiede venia per l'abuso della parola cazzo. Ho provato a sostituirlo con pene, o membro, ma non dava l'effetto desiderato).

Mood:BSGgif (by schmiss) Bitchy

giovedì 21 aprile 2011

Secondo Me Si Sono Anche Impegnati

Cà Foscari mi comunica che da quest'anno non mi sarà più inviato a casa il bollettino per il pagamento delle tasse.

La nuova procedura risponde all'esigenza di ridurre l'impatto e i costi ambientali di carta e invio di bollettini, secondo gli obiettivi contenuti nella Carta degli Impegni di Sostenibilità. Per pagare dovrò comunicare all'operatore dello sportello di una qualsiasi banca un codice numerico che si trova nella mia area riservata.

Mi segno il numero, vado in banca, la signorina mi comunica che però lei ha bisogno di un qualche documento scritto che attesti che io ho effettuato il pagamento e che lei l'ha ricevuto.

Torno a casa, stampo la pagina web.

Vado in banca di nuovo. L'impiegata prende il foglio, ne fa una copia (una stampata la consegna a me, una la tiene lei), poi stampa due ricevute (una stampata la consegna a me, una la tiene lei).

Sorrido, ringrazio ed esco.


Trova l'errore.

Julieta

Mood:BSGgif (by schmiss) Annoyed

domenica 17 aprile 2011

"E Il Fidanzato?": 10 Risposte Che Costituiscono Una Valida Alternativa Alla Violenza Fisica

Vorreste sguinzagliare i cani dietro le amiche di vostra madre che, aizzate dalla stessa, ogni volta che vi incrociano per strada prima vi chiedono se siete fidanzate, poi come state?

Vorreste mettere del cianuro nel caffè della nonna, così forse smetterebbe di domandarvi (in alternativa al "Mangi abbastanza?"): "E questo moroso, quando ce lo porti?".

Vi viene la nausea da mal d'auto quando incontrate delle amiche che non vedevate da tempo (e fatevi delle domande, per Dio!) che, dopo avervi aggiornate sulla loro vita sentimentale degli ultimi 20 anni senza che voi glielo aveste richiesto, con un falso sorriso a 54 denti vi chiedono: "E tu, il ragazzo?"

Avete i maroni farciti delle vecchie zie che, dopo avervi viste per la prima volta dopo 15 anni e avervi sbavato la guancia con il bacio a ventosa di rito, come prima cosa vi domandano: "E allora, ce l'hai il fidanzatino?"

Riponete il forcone, mettete via la sparachiodi, non sprecate il veleno per topi!

Ecco 10 possibili risposte adatte ad ogni situazione, che permetteranno a voi di trovare una fuga facile o un'uscita elegante, e alla vostra interlocutrice (sì, perché di solito sono donne) di pensare che forse, la prossima volta, sarebbe opportuno chiudere la bocca e farsi una forchettata di cazzi propri.


10. Guess What's Coming To Dinner

Domanda: "E allora, il fidanzato?"
Risposta: "Eh, ci siamo lasciati la settimana scorsa, per problemi con la sua famiglia. Erano un po' all'antica, sai... Non vedevano di buon occhio le relazioni umani/cyloni".


9. Home Alone

D: "E il tuo ragazzo, quando me lo presenti?"
R: (guardandovi intorno) "Ah, dovrebbe essere qui in giro..." (Poi bloccatevi di colpo, fate due occhi così e urlate "KEVIN!!!". Segue caduta per terra e lieve commozione cerebrale).


8. A Love That Will Never Grow Old

D: "E questo fidanzatino?"
R: (ridacchiate) "Oddio... Va bene che lui dice di sentirsi ancora un ragazzino, ma chiamarlo 'fidanzatINO' a 78 anni mi pare eccessivo".


7. Holy Smoke

D: "Allora, ti sei fidanzata?"
R: "Fidanzata?!? Io con Lui sono SPOSATA!" (unite le mani e alzate gli occhi al cielo. Cominciate a parlare da soli, e se l'altra non si allontana intonate il Kyrie a voce abbastanza alta da far girare i passanti nel raggio di 10 metri).


6. Lui E' Il Mio Amico Speciale

D: "E il tuo ragazzo?"
R: "Cavolo, scusami, che maleducata... Non vi ho presentati!" (giratevi di lato e indicate il vuoto in fianco a voi) "X, questo è Harvey, il mio fidanzato. Harvey, ti presento X".

Photobucket
Il mio fidanzato Harvey, con il suo amico invisibile James Stewart. Le magie di Photoshop.

5. Hide and Seek

D: "E il fidanzato, dov'è?"
R: (ridete di gusto) "Pensa che sono mesi che la polizia mi fa la stessa domanda!" (gomitata d'intesa) "Con quello precedente ci hanno messo 2 anni a trovare il corpo!"


4. The Collector

D: "Ce l'hai il fidanzato?"
R: "Nooooooo! Merda, questo mi manca! Senti, se vuoi possiamo fare uno scambio: ti offro una nonna, che tanto ce l'ho doppia, un fratello in edizione limitata del '93, una Sailor Venus e un Bulbasaur".


3. Can You Spell It, Please?

D: "E tu, il ragazzo?"
R: "Sì, con fuochi fatui." (sorridete) "Lo sai che ha occhiello di privilegio in confraternita di pulitina? Con supercazzola prematurata a terapia tapioca. Ma come fosse antani!"


2. Le Parole Che Non Ti Ho Detto

D: "E il moroso?"
R: "Se n'è andato, il bastardo... Con un tatto e una gentilezza, poi! Pensa che l'ultima cosa che mi ha detto è stata: 'Che ne dici di mettere via quel coltello?'"


1. L'Arma Definitiva

D: "Ciao! Da quanto tempo, come st..."
R: "Stai zitta, puttana!"


Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Pissed Off

lunedì 11 aprile 2011

Being Geek

Ogni tanto, ahimè, mi colgono un po' alla sprovvista degli attacchi di moralità: l'altro giorno mi sono quasi convinta che, anziché uccidermi di fotocopie come al solito, sarebbe stato più giusto avere i libri che mi servono per l'esame di letteratura ORIGINALI (difensori dei diritti d'autore, non sento gli applausi. Sforzatevi di più).

Dopo aver appurato che per prendere in prestito quelli della biblioteca di dipartimento bisogna iscriversi ad un torneo ad eliminazione (fisica) diretta a partire dai sessantaquattresimi di finale, o che se li volessi comprare sarei un po' in ritardo sui tempi (ultima edizione: estate '61. Grazie, e vaffanculo), ho deciso di puntare tutto sul fantasticoconvenienteincredibilecomodofichissimo Amazon.

Amazon ti odio.

Perché prima mi tenti (LIBRI A 0,01$!!! Giuro!) poi ti diverti a tirarmi mazzate sulle gengive (spese di spedizione: 13$. AH! Per un libro usato? Credici).

Perciò ho ripiegato sul mio vero grande primo amore : E-Bay.

E-Bay ti amo.

Perché non solo mi hai fatto cambiare idea (i libri che mi servono esisteranno sì e no in 10 copie, sparse negli USA, Groenlandia, Atlantide e Marte)(e no, non so quanto chiedano di spese di spedizione, non le ho neppure guardate), ma mi hai permesso di ottenere di una cosa che cercavo da una vita (con spese di spedizione gratuite! Da HongKong!).

Delusa e amareggiata, ho gettato la spugna per quanto riguarda i libri, e mi sono abbandonata al FancazzismoImperanteTM . Ho sentito il bisogno fisico di entrare in possesso delle peggiori cazzate, e penso di aver comprato la nerdata della mia vita, una nerdata enorme, una nerdata così grande che credo non ci sia alcun problema a sostituire la N con una M.

Chi indovina che cos'è dalla foto qui sotto riceverà uno dei seguenti premi a sua scelta:
- Tutta la mia imperitura stima.
- Una fornitura a vita di cibo per pinguini d'appartamento.
- Una cena a base di bistecca al baracchino di Ramen sotto casa.

Photobucket
Che cosa sono? HINT: Quando mi si spegne la macchina, comincio ad urlare disperata: "MUOVITI, MUOVITI!"

P.S. Nei dettagli sui metodi di pagamento e invio del venditore ho trovato questo: "For Italy, South America and East Europe Customers: Additional USD$2 for enhancing the postal service to be REGISTERED AIRMAIL is required. The reason is high loss rate in Postal Service. Please consider before you place your bid, otherwise we have to CANCEL the trade.".
Immaginate il mio stupore: io avevo sempre pensato che in Sud America avessero dei servizi decenti! 


Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Pleased

lunedì 4 aprile 2011

(No More) Coming Soon

(Quanto segue è stato rinvenuto per caso vicino ad un cassonetto della carta nei pressi di Cinecittà. A giudicare dallo script, pare si tratti di una bozza della sceneggiatura di una serie. Non si conosce il motivo per cui sia stata scartata dagli studi.)

Titolo: Alcoholic Confessions & Dangerous Liaisons (Nota: Liberamente ispirato ai precendenti americani "Sex and The City" e "Desperate Housewives")
Produzione: Italo-spagnola.
Casting: Ancora non definito. Cercare volti nuovi da lanciare nel mondo dello spettacolo.
Locations: Da girarsi tra le peggio bettole di Venezia, i locali fighi di Barcellona e le bidonville di Madrid (Nota: Controllare se esistono. In caso spostare tutto a Mexico City.)

Trama:
Le avventure amorose di 4 ventenni disperate.

Struttura:
Episodica, 45 min. circa l'uno. Ogni puntata inizia in un bar, dove le protagoniste si ritrovano ogni settimana per aggiornarsi sugli "sviluppi" della loro pseudo-vita sentimentale. Seguono flash-back e immaginari flash-forward.

Ruoli:
Manuela: Data la sua esile e piccina figura, attrae principalmente nani da giardino, alti prelati e vecchi bavosi. All'inizio della serie ha in corso una relazione sessuale saltuaria con Ugo, suo compagno di corso dai tempi dell'asilo nido. (Nota: La relazione tuttavia è cominciata molti anni dopo)(meglio specificare, va').
Carmen Pilar: Dopo una lunga relazione con Povero-Miguel (un saggio, buono e pacioccone contadino messicano), intreccia un rapporto travagliato sia con Alfonso-Pedro (ricco possidente terriero) che con Josè-Martinez (proprietario della locanda dove Carmen lavora come cameriera). E' attratta da uomini decisi, un po' spacconi e dal nome doppio (sì, POVERO è il primo nome di MIGUEL. Problemi?).
Consuelo: E' la psicologa del gruppo. Ha un ego ipertrofico, è convinta che prima o poi conquisterà il mondo e il suo sport preferito è il flirt. Al momento sta tentando di approcciare Monsieur Ètienne, granitico ma allegro istitutore del "Collegio delle Buone Samaritane" della periferia di Madrid.
Dolores: Soprannominata simpaticamente dalle altre "La Vigliacca Masochista" (Nomen Omen). Dai gusti discutibili e amante delle relazioni improbabili, nel suo curriculum sentimentale vanta infatuazioni di uomini gay, anziani che non sanno ridurre a icona e professori universitari pelati. La prima puntata la vede in visibilio per un docente X (Nota: cambierà ogni settimana, non occorre creare personaggi troppo particolareggiati).


Episodi Rilevanti e Futuri Sviluppi:
Manuela: Rendendosi conto che dal punto di vista lavorativo l'aspetta un futuro assai incerto, da brava ragazza moderna decide di sfruttare il suo aspetto fisico per farsi strada nel mondo: prima come chierichetta, poi come missionaria dell'Opus Dei, infine come amante ufficiale del Cardinal Bagnasco, arriverà ad influenzare la scelta del prossimo Papa.
Carmen Pilar: Scoprirà che non solo Alfonso-Pedro e Josè-Martinez si conoscono da tempo, ma sono addirittura amanti; lo shock sarà tale che la porterà ad odiare i nomi doppi, e ad essere attratta ossessivamente dai nomi tripli o più. Si trasferirà perciò in Brasile, dove diventerà ballerina professionista di samba e sosia non ufficiale di Lady Gaga.
Consuelo: Dopo aver intessuto una relazione con Monsieur Ètienne, scoprirà che lui la vuole solamente usare per raggiungere il suo fine ultimo: conquistare il mondo. Lei, non potendo sopportare un rivale e punta nel vivo, scapperà in Tibet, si farà monaca e pianificherà la sua vendetta contro Ètienne. Tornerà anni dopo in collegio, e convertirà al Buddhismo Tantrico tutte le Buone Samaritane.
Dolores: Al termine di una sequela di innamoramenti impossibili (come Oscar Wilde, Federico VII Hohenstaufen di Svevia, Voldemort, Pikachu e Piero Fassino) per sfogare la frustrazione sessuale decide di provare a crackare il sito della CIA (negli anni aveva infatti sviluppato una notevole capacità di stalkeraggio informatico), riuscendoci con successo. Sarà in seguito assunta dalla stessa, dove conoscerà un interessante, spericolato e ombroso addetto delle pulizie.

Eventuali Spin-Off:
Le Avventure di Povero-Miguel: Dopo essere stato lasciato da Carmen-Pilar, per combattere la malinconia decide di buttarsi nel commercio. Armato solo del proprio mulo e della sua buona volontà, andrà a piedi fino in Cina, dove diventerà leader del mercato dei sombreri 100% cotone, arrivando ad esportare nello stesso Messico.

Special Guests:
Giancarlo Magalli nel ruolo di Uno Gnomo Da Giardino
Costantino Vitagliano nel ruolo di L'insegnante di samba gay
Pedobear nel ruolo di se stesso
Il Divino Otelma nel ruolo del Maestro Tibetano
Ignazio La Russa nel ruolo di Piero Fassino
Emilio Fede nel ruolo di il mulo di Povero-Miguel


Julieta

Mood:BGSgif (by schmiss) Giggly

domenica 27 marzo 2011

Viaggi Mentali

Non potete chiedermi di rimanere vigile e reattiva per 4 ore di contrattualistica internazionale. No. E' sbagliato. E' sabato mattina e io ho dei diritti. Faccio già una fatica boia gli altri giorni della settimana ("Come è andata oggi la lezione, Giulia?" "Bene mamma... Era fiscalità." "Oh. E cosa avete fatto?" "... Mi pare c'entrassero dei numeri."), ma il sabato avrei cali di attenzione anche se la lezione fosse 'Tecniche di Negoziazione di Batman e Robin" o "Come entrare nella testa dei Vostri clienti usando solo martello e scalpello (dimostrazione pratica a seguire)".

Perciò, se mi vedete con un espressione ebete in faccia e un filo di bava alla bocca, sappiate che non è né un ictus né lupus (e comunque, non è mai lupus). Sono solo in preda ad un abbiocco feroce e a mille mila kilometri di distanza da lì.

Ma mentre di norma mi perdo a riflettere intorno al fatto che probabilmente io mi senta affascinata da professori di marketing in là con gli anni e un po' imbolsiti a causa di dimenticati traumi infantili, o a fare pensieri illeciti su perfetti sconosciuti o amici invisibili, ieri mi sono immersa nel Fantastico Mondo della Geografia.

In aula proprio sopra la mia testa c'è infatti una bellissima cartina del globo, e così ho colto l'occasione sia di colmare un paio delle mie vastissime lacune in materia geografica (bella lì, guarda dov'è Samarcanda!), sia di imprimermi bene in mente la presente forma costiera del Paese del Sol Levante, che non si sa mai che gli tocchi ridisegnare la cartina (boo-hoo-hoo T_T).

Per puro caso, mi accorgo di un gruppo di piccole isolette nel sud dell'Oceano Indiano. Aguzzo la vista: "Isole McDonald" (Austr.). Stupore e ammirazione: "Toh, sono proprio cazzuti gli Austriaci. Guarda fin dove sono arrivati, senza neanche avere uno sbocco sul mare..."



L'invincibile flotta austriaca portò la Nazione ad espandersi ben oltre il confine europeo. 'Nto culo all'Impero Britannico.


Poi la mia visione periferica (grazie di esistere) mi fa volgere lo sguardo appena un po' più a destra.

Comprendo.


Julieta (è solo perché avevo sonno. Giuro)

Mood: BGSgif (by schmiss) Silly

venerdì 25 marzo 2011

The Middle Earth

C'è chi nasce con la faccia da terzo incomodo, evidentemente.

Julieta

Mood:BGSgif (by schmiss) Numb

giovedì 24 marzo 2011

Ha Cominciato Lei...

Madre: "Emma, guarda che bella torta al cioccolato!"
Julieta: "Mmmmmm... Torta..."
Emma (6 anni): "Non mi piacciono le torte..."
Madre: "No?"
Emma: "Mi piacciono i cavalli".
Madre: O.o "I cavalli?"
Emma: "Sì".
Julieta: "Beh, anche a me piacciono i cavalli... Tra torte e cavalli tu che sceglieresti?"
Madre: "..."
Emma: "Cavalli".
Julieta: "Io pure. Insomma, se ti gira tu non è che puoi cavalcare una torta, mentre se ti viene fame ti puoi mangiare il cavallo".
Madre: >.>
Emma: <.<
Julieta: "..."

Julieta (win!)

Mood: BGSgif (by schmiss) OK

sabato 15 gennaio 2011

Dancing

Partendo da "Che cazzata", passando per "Quanti soldi ha quest'uomo", "Bella canzone", "Però..." e finendo a "Che Bello". E un po' ci si commuove anche.




Musica:
Praan, di Garry Schyman (testo tratto da una delle poesie dei Gitanjali, di Rabindranath Tagore).

Testo:
Bhulbona ar shohojete
Shei praan e mon uthbe mete
Mrittu majhe dhaka ache
je ontohin praan

Bojre tomar baje bashi
She ki shohoj gaan
Shei shurete jagbo ami

Bojre tomar baje bashi
She ki shohoj gaan
dao more shei gaan

Shei jhor jeno shoi anonde
Chittobinar taare
Shotto-shundu dosh digonto
Nachao je jhonkare!

Bojre tomar baje bashi
She ki shohoj gaan
Shei shurete jagbo ami

Bojre tomar baje bashi
She ki shohoj gaan
Shei shurete jagbo ami

Bojre tomar baje bashi
She ki shohoj gaan
dao more shei gaan


English Translation:
The same stream of life that runs through my veins night and day
runs through the world and dances in rhythmic measures.

It is the same life that shoots in joy through the dust of the earth
in numberless blades of grass
and breaks into tumultuous waves of leaves and flowers.

It is the same life that is rocked in the ocean-cradle of birth
and of death, in ebb and in flow.

I feel my limbs are made glorious by the touch of this world of life.
And my pride is from the life-throb of ages dancing in my blood this moment.


Perchè questa è una cosa Bella. E basta.

Julieta

Mood: BGSgif (by schmiss) Happy