Oggi ho deciso di cominciare il post con una ventata di eleganza e finezza: sto mangiando come una merda. Questo sia dal punto di vista della quantità, sia altrettanto da quello della qualità.
A salvare un po' le cose ci pensa la mensa (buona, abbondante, salutare quanto basta e poco costosa), che tuttavia è aperta solo a pranzo (oddio, secondo i giappi anche a cena; ma le sei e mezza, per quanto mi riguarda, sono un'ora da tarda merenda) e nei giorni feriali. Il week end e la sera sono la morte.
Sono stufa di mangiare nei
conbini (per i profani: negozi aperti 24/24, 7/7, che vendono ogni genere di schifezza a prezzi che, se non ne avessi davvero bisogno, meriterebbero solo una grassa risata) e non posso mangiare fuori tutte le volte (ok, costa poco, ma non
così poco). Inoltre, ingerire meno pattume aiuterebbe la mia amica Gaia (
ciao Gaia!) a farsi venire meno pare sull'ingrassare, e conseguentemente aiuterebbe me a evitare di sorbirmele ogni mattina in ascensore (unico luogo in cui sia presente uno specchio a figura intera).
Gaia: "Sai che se mangi dolci durante il ciclo non assimili le calorie?"
Julieta: "E questa?..."
Gaia: "No no, è vero. Cioè, non è che lo dico io."
Julieta: "E chi lo dice?"
Gaia: "I nutrizionisti."
Julieta: "Io non credo nei nutrizionisti. E lo sai? I nutrizionisti sono come le fate: se dici 'Io non credo nei nutrizionisti' da qualche parte c'è un nutrizionista che cade morto. Se vuoi salvarlo devi battere le mani."
Gaia: *
clap clap*
----- Inciso: Avete presente Kenzaburo e il discorso che ha tenuto quando è stato premiato con il premio Nobel ("
Watakushi to aimaina Nihon"*)?. Ecco, pare che l'ispirazione gli sia venuta dopo aver mangiato un pacchetto di patatine al burro e salsa di soia (anche se in effetti le fonti ufficiali in realtà riportano che la sua prima dichiarazione è stata un "Bof.", rielaborata solo in seguito in quanto non gli era parsa abbastanza esauriente per un discorso di 20 minuti).-----
Un raggio di sole si è visto qualche giorno fa: armate di buona volontà, fame e necessità di risparmiare abbiamo fatto un giro di ispezione del quartiere e *
grande mago!*: abbiamo trovato un supermercato! Controllando a malapena le lacrime ci siamo aggirate fra i banconi con la stessa emozione che proverebbe un bambino del Burundi fra gli scaffali dell'Esselunga ("
Oh, guarda Gaia, hanno il PANE!" "
Madonna, è vero! E hanno persino la CARNE!" "
Dio. Qui c'è lo YOGHURT.").
Ora l'ultimo importante passo da fare, per rendere completa la nostra esistenza di donne, è comprare delle pentole. Poi imparare anche a usarle, ma questa è un'altra storia.
*"
Io e il mio ambiguo Giappone"
Julieta
Mood:
Cheerful