giovedì 19 aprile 2012

La Gaia Esperienza Dell'Andare A Ricevimento

(Si avvisano i Signori Lettori che il post qui sotto contiene violenza verbale politicamente scorretta, turpiloquio e blasfemia. Se siete persone acute, non è escluso che fra le righe possiate anche trovare degli insulti rivolti a vostra madre.
E comunque sì, avere il ciclo rende tutto più -issimo)

Svegliarsi alle 6.45 con la gioia nell'animo di un metalmeccanico 50enne in cassa integrazione.

Arrivare a Cà Vendramin e scoprire che la mattina stessa la burlona della docente ha anticipato il ricevimento.

Capire dove minchia sia finita la lista della gente che deve parlare con la prof.

Avvicinarsi strisciando alla docente che fa ricevimento, chiedendole di aggiungere il proprio nome alla Lista degli Eletti (perché lasciare la lista disponibile al pubblico sarebbe... mmm... come dire... mmm... troppo pratico?), beccarsi un'occhiataccia per aver interrotto, resistere alla tentazione di rovesciare il tavolo mandando a fanculo gli astanti.

Vedere che davanti a te ci sono, a occhio e croce, due milioni di stronzi (migliaio più, migliaio meno).

Notare come la composizione dei suddetti stronzi sia:
50%: Cerebrolesi autistici del primo anno, che armati di Bunka Shokyuu Nihongo*, impallano la fila per 2 ore perché sconvolti e confusi dalla complessità semantica, sintattica e grammaticale di frasi quali (permettetemi una sostituzione con l'inglese per far capire anche ai meno fortunati) "My name is Potato", e coglioni probabilmente affetti da tumore al cervello in fase terminale che (in quanto nel giapponese è veramente un casino della Madonna capire quale sia il soggetto di una frase) intavolano filippiche intorno a "I like trains".
45%: Persone a caso che devono far firmare cose a caso a docenti a caso (ma nel TUO caso, è sempre il docente che stai aspettando), che a prima vista ti sembrano placidi e innocenti, poi entrano dal prof. e ne escono due ere geologiche dopo (la mia teoria è che Cà Foscari rilasci i documenti su lastre di marmo, e gli insegnanti - malati di Parkinson all'ultimo stadio - debbano firmare usando la mano sinistra e uno scalpello fatto di Didò).
5%: Poveri cristi che devono parlare di cose di nessuna importanza - boh, che so io, tipo la tesi.

Decidere di passare il tempo (1 ora e 15 minuti) lodando il Signore.

Entrare a ricevimento alle 10.35 e uscirne alle 10.40.

Cercare una sedia libera in biblioteca, e constatare che TUTTE sono occupate da amebe rimbamba e sulla soglia dell'handicap mentale del triennio, occupatissime ad andare su Facebook, fare Sudoku o esplicare la nobile funzione della masticazione di chewing-gum.

Decidere di tornare a casa, pregando che ben presto un altro pezzo di soffitto plani in testa a qualcuno... O anche tutto il Dipartimento, va là.

*Libro di grammatica e esercizi del primo anno

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Julieta

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